WILLY DEVILLE (Victory Mixture)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  31/01/2004
    

Niente di più diverso poteva esserci da Miracle che Victory Mixture.
Major, un mare di dollari (300.000 $), produzione deluxe là, etichetta minore, basso budget (25.000 $),produzione artigianale qui. Ma come nelle favole dei poveri Victory Mixture vende di più del precedente disco e rilancia a livello internazionale il nome dell'artista che, a seguito di questo disco, firmerà per la parigina FNAC conoscendo uno dei periodi più fortunati della sua carriera.
Lasciati alle spalle i suoi narcoproblemi, stanco dello stress e della violenza di New York City, Willy De Ville, con la nuova compagna Lisa, si stabilisce nella sua città spirituale, New Orleans, prendendo dimora in Chartres Street nel cuore del French Quarter.
Qui, nell'appiccicoso caldo umido del Delta, paga il tributo ai suoi miti realizzando sotto la produzione di Carlo Ditta, proprietario di una piccola etichetta locale, Victory Mixture, una selezione di vecchi rhythm and blues che una volta si cantavano in Bourbon Street. L'idea venne a Carlo Ditta che portò a casa propria DeVille e gli mise a disposizione la sua sconfinata collezione di vecchi 45 giri.
Inutile dire la gioia di Willy nel trovarsi ad interpretare canzoni che sono state parte del suo background di soul e rhythm and blues.
Il risultato è difatti più di un artista che fa delle cover di vecchi successi perché già il scegliere la canzone di cui fare la cover è un arte e nel disco trovano posto gli stessi autori delle canzoni. C'è il giro storico dei musicisti della Big Easy, Eddie Bo e Allen Toussaint, Isaac Bolden e Leo Nocentelli, Rene Coman e Wayne Bennett, Frederick Koella e Dr.John. Solo un microfono al centro della stanza, niente sovraincisioni, solo la voce di Willy e gli strumenti degli amici: Victory Mixture è quello che si dice un gioiello per amatori.