ROBBIE FULKS (South Mouth)
Discografia border=parole del Pelle

  

  Recensione del  30/01/2004
    

Robbie ha firmato per la Geffen ed il suo nuovo album, il terzo, uscirà nel '98. Intanto godiamoci questo «South mouth» che ha un solo difetto, già riscontrabile nel primo lavoro, una brutta copertina. Ma a noi interessa il contenuto, e da quel punto di vista Fulks è uno coi controcoglioni. Fa del country in modo classico, con le radici giuste, e scrive ballate che hanno il sapore della tradizione insito sin nel più profondo dei solchi.
Canzoni ad ampio respiro che ricordano Lefty Frizzell o Johnny Horton, canzoni piene di humor, e questo lo avvicina al Commander Cody dei tempi d'oro. Inoltre il nostro ha una gran voce, una voce «country», perfetta per quello che interpreta. Già «Country love song» ci aveva fatto capire che ci trovavamo di fronte ad un talento, uno che sapeva dire la sua, e «South mouth» non fa altro che confermare. Musica vera, senza i fastidiosi orpelli nashvilliani, musica senza barriere a cui Fulks da corpo con testi mordaci, spesso violenti («Fuck this town»), ma senza mai perdere d'occhio la forma melodica.
E questo è molto importante perché le sue sono canzoni, vere canzoni country, suonate in modo classico, con strumentazione semplice ma diretta. Per questo album Robbie si serve del talento di Bobby Lloyd Hicks, Dan Massey, Joe Terry, D. Clinton Thompson, Lou Whitney, Steve Byam (steel guitarist coi controfiocchi) ed altri. Non sono musicisti conosciuti, ma poco importa, suonano e come se suonano.