Willie l'indomito torna con un nuovo album. Torna con le sue forze, dopo che diverse case discografiche gli hanno chiuso la porta in faccia, dopo che i suoi dischi, ricercati da molti fans, sono stati messi inopinatamente fuori catalogo. Willie è un rocker, vive di rock e crede nel rock. E
Beautiful Wreck of the World lo conferma. Nile è accompagnato da una solida band:
Andy York, chitarra,
Rich Pagano, batteria,
Brad Albetta, basso: l'album è stato inciso a New York.
Ci sono anche ospiti di valore:
Mickey Raphael (della band di Willie Nelson) suona l'armonica in
Calvary, mentre
Chris Byrne dei Black 47 suona le uillean pipes ed il tin whistle in
Beautiful Wreck e Oatmeal Box. Il disco è elettrico e roccato, come nella miglior tradizione del nostro. E l'ispirazione è tornata. Ballate dure e potenti, chitarre in grande evidenza, ritmica solida come il granito.
La produzione, cento per cento rock, è dello stesso Nile. Apre la torrida
You Gotta Be a Buddha: chitarra in gran spolvero, batteria dura e la voce tonica di Willie per una canzone che è un'ode al rock.
Black Magic White Lies inizia quasi allo stesso modo: un accordo secco di chitarra, la batteria molto alta, e la canzone, tesa e vitale, che si sviluppa lentamente. Bello il ritornello,
Black magic and White Lies, Can I see you Tonight..., costruito su un classico rock'n'roll anthem.
Bread Alone inizia lenta, poi si apre e si elettrifica sempre di più. Interessante il testo
Wasn't Born no Frank Sinatra, Born and Raised a bakers son, Throught the dust of Louisiana, Daddy'd Tell me how It's Done...
L'entrata della chitarra di York è possente e scandisce la ballata.
Every Time the world turns around è una composizione elettrica, mossa e incalzante.
History 101 è un altro brano rock teso, duro e concitato. Una ritmica dura, la chitarra che morde il freno e la voce del nostro che racconta una storia assurda: anche in questo caso c'è un ritornello che cattura subito, molto orecchiabile ed in contrasto con la durezza della canzone.
The man who used to be rallenta le tensioni: l'inizio è acustico e la canzone poi diventa una ballata soffice, cantata con voce confidenziale. È quella che, al momento, mi piace meno.
Beautiful Wreck of the world ha una melodia di derivazione irlandese: sia la voce che l'accompagnamento sono tipici di una ballata che arriva dall'isola colore smeraldo. Nile è tornato a scrivere belle canzoni, è ispirato.
Brain Damage rocca di brutto sin dalle prime note.
Ritmo veloce, svisate di chitarra, per una composizione abbastanza comune.
The black parade è evocativa e profonda. Nile canta con il cuore in mano e lascia scorrere le note sopra un testo interessante. Questa volta il resto della band suona in modo classico, senza alzare il volume. E la canzone, di sicura presa, è tra le più belle del disco.
The Oatmeal Box sbarca di nuovo sulle rocce irlandesi: affascinante dal punto di vista della melodia, interessante l'arrangiamento, grazie all'intervento di Chris Byrne.
Somewhere it's raining è un rock and roll ben suonato con echi anni sessanta.
Tjorunda Surprise inizia con un bel piano, poi Nile si inventa una melodia di stile dylaniano. Sembra una outtake di uno dei primi dischi di Dylan e la canzone infatti tratta della classe lavorativa di un quartiere povero, alla periferia di Buffalo, dove Nile è nato ed ha vissuto a lungo. Il disco si conclude alla grande con la splendida
On the road to Calvary.
La ballata, dedicata a
Jeff Buckley è una canzone di grande qualità. Si tratta di un brano lento di matrice folk rock, dalla struttura armonica distesa, suonato in modo pulito e cantato con grande trasporto. È il Nile di un tempo, quello legato al folk rock, quello passionale e profondo. Willie non ha ricevuto molto dal mondo del rock, ma ha saputo dare, e tanto.
Questa canzone, di grande spessore e molto emozionante, è tra le cose più belle che ha scritto e riporta alla luce la grande tradizione cantautorale americana, da Woody Guthrie in poi. Il disco non sarà in vendita nei negozi. Lo potrete trovare nel corso del tour italiano di Willie Nile a settembre (lo venderà ai concerti). Chi non potrà andare a vederlo dovrà richiedere il cd al suo sito internet. Non so ancora il prezzo, ma potete scrivere a:
http://www. Willienile.com. Ne vale la pena.