JOE ELY (Live Shots)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  30/01/2004
    

La MCA ha mantenuto la parola data, o almeno in parte. Dopo la pubblicazione di «Love and danger» aveva promesso che avrebbe rimesso fuori il disco dal vivo e, finalmente, il «dimenticato» «Dig for love». «Live shots», a distanza di anni, suona ancora molto attuale: si tratta di un concerto dal vivo che Ely e la sua band (c'era Jesse Taylor alla chitarra solista ed il fisarmonicista Ponty Bone) interpretano con forza e vigore, alternando classiche ballate country a rock and roll sudati e vibranti.
Inciso nel 1980, nel corso di un tour inglese in compagnia dei Clash, «Live shots» sintetizza lo spirito e l'indomito carattere di questo grande interprete della tradizione americana: e dietro a molte canzoni c'è il grande Butch Hancock, che regala alcuni momenti indimenticabili con la sua penna sempre molto creativa. E, buon ultimo, la MCA ha aggiunto anche l'EP che veniva dato in omaggio nelle prime copie della stampa americana, e che contiene quattro canzoni, sempre dal vivo, prodotte da Al Kooper: «Crazy lemon», «Not fade away» (di Buddy Holly), «Treat me like saturday night» e la bella «Wishin' for you» (di Butch).
Il pezzo forte rimane comunque «Live shots», sia per la performance sudata della band, che per la bella scelta delle canzoni: dalla bluesata «Long snake moan» (grande il pezzo voce e pianoforte) alla tirata «Honky tonkin'» (di Hank Williams), da «Fingernails» a «Honky tonk masquerade» (canzone manifesto di un'epoca), da «Johnny's blues» a «Midnight shift». Poi Butch fa la parte del leone e Joe la straordinaria «She never spoke spanish to me» (una delle canzoni più belle degli anni settanta), la dolce «Fools fall in love» e la vibrante «Boxcars». Radici e rock and roll, country e blues, il tutto fuso con grande forza e con feeling in dosi massicce. Da riscoprire.