JOE D'URSO & STONE CARAVAN (Rockland)
Discografia border=parole del Pelle

     

  Recensione del  30/01/2004
    

Joe D'Urso capitolo secondo. L'abbiamo visto acustico lo scorso novembre, ma avremmo preferito vederlo con la band. Joe è un rocker, uno che fa musica da anni nell'oscurità, e, solo con la chitarra, perde almeno il cinquanta per cento delle sue potenzialità. «Mirrors, Shoestring & Credit Cards» il suo ultimo lavoro, tramite noi del Busca, lo ha reso noto al pubblico italiano. Ed il disco ha venduto, solo qui da noi, più di mille copie. Non male per uno che non è nessuno.
Ora Joe, sull'onda di quel piccolo successo fuori dai suoi confini naturali, ha deciso di ripubblicare il disco precedente in CD. «Rockland» risale al 1993 e, rispetto all'ultimo lavoro, non è certo inferiore. È il terzo disco del rocker newyorkese e mostra già la sua struttura di rocker stradaiolo, la sua buona impostazione come compositore. Joe è un musicista derivativo, su questo non ci piove, ma fa del rock ed a me, dopotutto, importa ben poco che sia simile a Springsteen.
Il Boss, da parecchio, non ci fa più vibrare con questi suoni, ha cambiato strada, è maturato, ma, in alcuni dischi, si è anche involuto. Joe, per contro, riprende quel suono anni settanta, ci mette un pianoforte debordante e tanto feeling da fare invidia ad un elefante. Ed il risultato è un album di più di settanta minuti dalle sonorità cariche, corposo, forse sin troppo, pieno di vitalità, e con una manciata di buone canzoni.