GRAM PARSONS (Another Side of This Life… The Lost Recordings 1965-1966)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  31/01/2004
    

Very Young and Early Gram Recordings. Questo disco, rimasto negli archivi per oltre trenta anni, merita un pò di storia. Negli anni sessanta il teenager Gram Parsons era solito viaggiare spesso dalla nativa Florida a New York, per vivere l'atmosfera unica della scena folk del Greenwich Village. L'epoca era quella di Dylan, Neil, Buckley, Paxton, Ochs, Baez, Van Ronk, La Farge e moltissimi altri. Jim Carlton, suo amico dai tempi della scuola, aveva suonato assieme nella prima band di Gram, The Legends, aveva un registratore Sony a banda larga, un reel to reel tape 500. E, ogni volta che tornava dal Village, Gram voleva suonargli le canzoni che aveva imparato: brani di Fred Neil, Dylan, Buffy Sainte Marie, Lovin' Spoonful, Toni Paxton ed altri.
E Jim registrava tutto. Il meglio di quei nastri, che sono stati nei cassetti della casa di Jim per tutto questo tempo (ha cercato di venderli alla A&M negli anni settanta, ma aveva trovato il più completo disinteresse), appaiono finalmente nell'album Another Side of This Life The Lost Recordings 1965-1966. Il disco contiene note scritte dalla stesso Carlton ed un saggio di Stanley Booth, storiografo dei Rolling Stones. E questi nastri sono di indubbio interesse. Come ci ha confidato Bob Irwin, il boss della Sundazecl, i nastri rivelano l'influenza che la musica folk e, sopratutto, certi musicisti hanno avuto su Gram: il solo fatto che, ogni volta che tornava a casa, voleva mettere su nastro quello che aveva sentito, dimostra quanto il giovane musicista fosse attento ai nuovi fermenti ed ai cambiamenti che stavano avvenendo nella grande mela. Di indubbio interesse sono quindi le riletture dei brani del grande Fred Neil, canzoni quali Another Side of This Life o The Bag I'm In, dove l'anima di Parsons si fa coinvolgere dalle atmosfere oscure del conterraneo (anche Neil è nato, e vive tutt'ora, in Florida).
Intrigante è la versione di Codine di Buffy Sainte Marie, un brano, che di lì a un paio di anni avrebbe fatto fuoco e fiamme con le chitarre dei Quicksilver. Anche la semplcità di Good Time Music dei Lovin' Spoonful viene rivista con innocenza e cristallina pulizia. Gram era una spugna, assorbiva tutto ed imparava, e bene. Lo dimostrano le prime versioni di suoi futuri classici quali Brass Buttons e November Nights che hanno già il seme del suo genio. Ma anche Zah's Blues e la bella Wheels of Fortune sono delle composizioni che il nostro avrebbe ripreso in seguito: e queste sono le prime versioni conosciute di alcune delle sue canzoni più note.
Tra le chicche c'è un altro brano di Fred Neil, Candy Man, reso però famoso da Roy Orbison oppure una limpida Searchìn' dei Coasters. Altri brani da ricordare: il folk tune High Flyin' Bird, la dolce Willie Jean, la caustica Pride of Man ed il medley She's The Woman I Love/Good Time Music. La canzone che preferisco è The Last Thing on My Mind, un classico di Tom Paxton, personalizzato dal giovane: una versione da pelle d'oca. Gram solo voce e chitarra: la qualità del suono è superba e la performance, seppure giovanile, fa già presagire il talento futuro. Irwin ci ha detto di avere ancora parecchie incisioni, che potrebbero coprire un secondo album. Il CD contiene diciotto canzoni, esiste anche una versione in vinile, 180 grammi, ma con cinque canzoni in meno.