Billy Joe Shaver è un uomo di rispetto. Nonostante la vita non sia stata tenera con lui e le cicatrici nell'anima non siano poche a cominciare dal dolore più grande per un padre, la perdita per overdose in una stanza di un motel di Waco, Texas dell'amato figlio Eddy con il quale aveva instaurato un sodalizio dividendo le assi del palco e dischi come
Tramp On Your Street o il vigoroso
Unshaver (live at smith's olde bar), malgrado la morte a distanza di pochi mesi della moglie Brenda e della madre Victory, lui ha stretto i denti e nonostante il dolore che gli scavava il cuore e l'anima non si è mai arreso; forse la sua opera non contraddistinguerà un'epoca come hanno fatto alcuni suoi compagni di strada come Willie o Waylon o l'amico Cash, ma lui resta sempre uno dei più grandi songwriters texani di sempre, uno dei più brillanti Outlaws della prima ora.
Ho conosciuto sia Billy Joe che il figlio Eddy qualche hanno fa in occasione di un mitico concerto in quel di Sesto Calende e serbo di quell'incontro un ricordo penetrante e velato di malinconia, il ricordo di due buone persone, gentili e cordiali. Billy Joe non è certo uno che passa inosservato su queste pagine, il personaggio è ben noto ed è inutile quindi dilungarci a dissertare ancora su questo honky tonk hero. Alla fine dello scorso anno è uscito
Live-Try And Try Again, un disco tosto e vibrante, carico di feeling, che ci riporta una solida performance radiofonica dell'estate 2003.
Da alcuni giorni sta girando nei nostri cd-player il suo nuovo lavoro, un disco vigoroso ed elettrico,
Billy And The Kid, uno dei più riusciti e coinvolgenti delle sue ultime produzioni e che conquisterà senz'altro gli appassionati; è il disco che
Eddy Shaver aveva lasciato incompiuto e che fino ad ora Billy non aveva mai avuto la forza d'animo di ripigliare in mano a causa dell'insopprimibile dolore che la cosa gli provocava. Non si sa se sia una diceria, una favola o se in questa storia ci sia qualcosa di vero, ma pare che il figlio sia parso in sogno al padre più volte invitandolo a finire il disco ed è così che Mr. Shaver si è deciso e il risultato [un album marcatamente rock oriented con parti vocali registrate su basi registrate con il figlio] direi che è superiore ad ogni aspettativa.
Si parte con Fame una scarna ballata composta apposta per questo ed con Billy Joe solo voce e chitarra,
Lighting A Torch ha rugose tensioni e inquietudini interiori evadono da ogni nota,
Baptism of Fire è un bel brano chitarristico con gli Allman dietro l'angolo cantato da Eddy e registrato live at the Ace of Clubs di Nashville poco tempo prima della tragedia. La diafana
Window Rock è un brano crepuscolare & rarefatto e
Eagle On The Ground è una mid-ballad opalescente e screpolata. L'energica
Velvet Chains e la fervida
If It Don't Kill You sono due solide canzoni rock con la chitarra sugli scudi affilata come un rasoio e non da meno risulta essere
King Of Fools, pezzi massicci e granitici dalla potente intelaiatura elettrica.
Step On Up è colma di ruvido groove mentre in
Necessary Evil traboccano cromosomi blues che arrivano dal profondo di un anima blues lacerata da demoni e spasimi esistenziali.