
La band spagnola dei
Zalomon Grass continua a mostrare le varie sfaccettature di un psychedelic Rock & Roll, selvaggio e chitarristico.
Come in un 'road movie', la realtà di
Trouble in Time riconsegna all’uomo, attraverso il finestrino dell’auto su cui viaggiano i Zalomon Grass, tutto intero, il senso del suo precario rapporto con la società (
A Thing Of The Youth a Ruins Of The Modern Past), con le persone che la abitano e quindi con i suoi simili e con se stesso.
In modo sferzante (
Twelve Labors), scegliendo i punti di riflessione con saggezza (
Across 110th Street, pronti a incendiarsi, l'ottima Trouble In Time (suite) a I'm Feelin' Lonely).
Gabriel Mckenzie, Mauro Comesaña e David Rodd a sentire i 7 minuti finali di
Contradictions, meritano di guardare spesso e volentieri in alto.
Come cercando uno sbocco, per idealizzare un’esigenza di crescita che Trouble in Time è ben capace di esprimere.