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Dal North Carolina, le avventure agresti di
Charles Latham and the Borrowed Band.
Secondo capitolo, alza l'asticella, in un viaggio nell'alt.country che ha ritmo e storie ben plasmate nel corso degli anni (primo disco nel 2006), seguendo il ferreo disciplinamento della chitarra steel, la libera melodia di
The Last Great Never Was inizia a inquadrare i privilegi di
II entro confini ben definiti.
Love Hurts (If You Do It Right) e Gone for Good (Again) confermano che Charles Latham sa riempire le melodie con una alternanza di pieni e di vuoti nel country, dalle maglie mai troppo larghe quando la chitarra elettrica entra in gioco (la solida e contagiosa
Train of Thought).
Drag segue lo stesso percorso, rock acido che alza polvere, e nel finale (7 brani) la deliziosa scossa di
Someone Sayin' vede il destino di II e lo inforca (in)cosciente come fosse l’unico vicolo cieco percorribile.
Mi son sempre piaciuti i vicoli ciechi.