Muscle Shoals è uno studio di registrazione celebre, una città ad un paio d'ore da Memphis e il nuovo disco del trio olandese dei
DeWolff.
Patria del Soul alla Aretha Franklin miscelato al Rock degli ‘Stones’, non poteva che esaltare le contaminazioni al blues di Pablo Van De Poel (voce e chitarra) e il sogno si tramuta in un altro denso e vibrante album, il decimo.
Funky/soul, chitarre e rock aprono
In Love, è Terra viva perché le sue parti sono sempre insieme e si specchiano l’una nelle altre (
Natural Woman a Out On The Town).
Non smettono di rispondersi, di opporsi e di completarsi, la vita di Muscle Shoals non si ferma (nemmeno nelle pause, struggente bellezza divisa tra
Let's Stay Together e i solo chitarristici in
Winner (When it Comes to Losing) e Ships In The Night).
Il piacere coi DeWolff si posiziona tra due linee tipo ascissa e ordinata, lo spazio all’interno delle quali è pressoché illimitato (
Truce a Hard To Make A Buck, Fools & Horses agli 8 minuti a briglia sciolta di Snowbird).
Muscle Shoals è da considerare un segno di vitalità inestinta dei DeWolff.