Birthday nasce come viaggio verso la maternità, la gravidanza da parte della cantante Elin Larsson durante le registrazioni.
Emozioni quindi, non solo legate al rock&blues, si sentono liberi i
Blues Pills al quarto disco da studio, e celebrare la vita con l'uno-due iniziale è il modo migliore per farlo (
Birthday e Don't You Love It), c'è altro, certo.
Non è più come Aprire la porta per uscire è sfidare la forza implacabile del rock nella sua insistenza che non conosce sosta, ma anche se in Birthday ne arrivano pause verso sonorità artificiali, il piacere si prende
Like a Drug e la parte finale.
Vibrano corde, ugola e corpo di Birthday, si resta intrappolati sul suo ridotto palcoscenico fatto di solidità e chitarre (
Piggyback Ride e Holding Me Back, a Somebody Better e le corrosive interferenze bluesy di Shadows).
Degna chiusura con la ballata
What Has This Life Done to You, i Blues Pills restano a galla e subirne il fascino resta una variante utile del quotidiano.