JOHNNY BLUE SKIES (Passage Du Desir)
Discografia border=parole del Pelle

     

  

  Recensione del  23/08/2024


    

Sturgill Simpson, sì, c'è lui dietro Johnny Blue Skies.
Vaga sempre in territori bucolici ampi, liberi a contaminazioni diverse, con la chitarra elettrica a stratificarne la melodia.
È un’oggettiva di cui si fa carico l’istanza narrante della ballata Swamp of Sadness, anche per come arriva a illuminare gli scorci melodici anni '70 di If The Sun Never Rises Again.
Non è da tutti, Passage du Desir è un disco di sentimenti country quasi primordiali, mostrati mentre nascono (Scooter Blues), crescono (Who I Am) scoppiano (Right Kind of Dream) e poi nuovamente trovano un equilibrio nella splendida accoppiata finale, che da sola, vale l'acquisto di Passage du Desir...
Folgorante appare la logica dello sguardo di Sturgill Simpson sulla vita e di come ne sostanzia la modalità stessa di racconto tra Mint Tea e i 9 minuti in crescendo di One For The Road.
Quella jam chitarristica finale Vuole avere i suoi spazi belli larghi, e l'ascoltatore che ci cammini attraverso in punta di piedi, e questo non è sempre facile.
Ma le cose semplici non hanno mai fatto presa su Sturgill Simpson.