Dalla Svezia, blues/rock e chitarre che attraversano gli anni '70.
Carismatica la voce di Ebba Bergkvist, tosto questo Secondo disco,
Four Wings (
Title Track compresa) e si ha subito l’impressione di poter leggere alla minima variazione, qualcosa che accenni a un gesto di attenzione.
Sfacciate ed evidenti schitarrate (
The Pack a
Northeast Passage), ben bilanciate alla melodia, seppur le continue rotture di un equilibrio che si fanno non solo possibili, ma necessarie e auspicabili.
Ebba Bergkvist & The Flat Tire Band dimostrano capacità roboanti (
Vice Versa a
Seasick,
Maverick a
Treachery), non così rigide a schemi melodici, permeabili alla scoperta di strade alternative (nei 7 minuti di
Black Horses fino alla ballata conclusiva di
Eastern Prairies), piacere difficilissimo da scardinare.
È quello che resta e che conta.