Sarah Shook & The Disarmers, torna alla vita, alle spalle un periodaccio, ecco
Revelations e quell'incontro di alt.country, un rock sempre più nervoso e chitarre (ben rodate nella
Title track).
Il percorso di Revelations ha un “verso”, di causa ed effetto, l’ineluttabile orizzonte di storie schiette e senza troppi fronzoli (
You Don't Get to Tell Me a
Motherfucker), seguono il tragitto lineare (o banalmente circolare) di idee e sentimenti che si scoprono avere un senso (la ballata celestiale
Nightingale).
Nel rifondare le matrici bucoliche sulla base di continui spostamenti in avanti e all’indietro (
Backsliders alla bellezza di
Criminal) con suggestive ripartenze (
Stone Door), ecco che si scopre che non ce ne sono poi abbastanza.
Ma Revelations è così trasparente e soprattutto stratificato, e ascolto dopo ascolto, continuiamo a scavare e trovare.