Recensione del  09/04/2024

Il vocalist e chitarrista Jamison Passuite ci accompagna in sentieri conosciuti e tuttavia mutevoli di forme, disegnati da un classic rock anni '70.
Ne derivano ribaltamenti temporali e spaziali, zone che dal racconto di A Good Thing si allontanano e si richiamano all'occorrenza, Wind It Up a Tough Love, il rock, farne un elemento su cui lavorare.
Di solito non per potenziarlo quanto per torcerlo (She Don't Know How to Rock and Roll e Turn up the Heat), sfibrarlo (It's Understood), rivoltarlo (A Good Thing e Five on Down), svuotarlo, ridurlo ai minimi termini, senza però eliminarlo (simmetrie talmente affascinanti in Sasparilla e Nobody Left but You).
Ma allora qual'è la capacità di A Good Thing?
Con gli ultimi fuochi (Shop Around e Rick Danko's Red Floor) si può tranquillamente dire che ha capacità illimitata, dove la melodia è come un canale.
Metafora liquida a indicare che A Good Thing ha capacità illimitata perché fluisce in eterno, e il canale non è uno, sono mille quelli degli Handsome Jack...