Galles del Nord e una coppia di singer/songwriters, Emma e Paul.
Li lega una corporeità sempre più plasmata nel presente dell’alt.contry, fanno collidere in un unico mondo, ballate acustiche e sfondi elettrici, in
Big on Easy sono centri di rivoluzione del movimento country stesso, un continuo equilibrio di forze di gravità che si ascolti
Easy Times o la dolcezza di
Over and Out.
Quello della
Hanks Company Band è un disco di idee, fecondo quando si tratta di orientarle nel country ruspante di
Come Do Me Better e
No Plan or Spirit Guide, così sensuale nelle escursioni riflessive di una splendida
Lost at Sea.
Quei segni decifrabili nella nostalgia come una sfera di cristallo dalla forza cinetica nel labirinto dell'anima, capace di accendere una luce in un luogo d'acqua (come la Nostalghia del grande Andrej Tarkovskij) in
Eye of the Needle e
Just to Lose Anyway, il romanticismo bucolico ci presenta personaggi che si spostano, camminano, si sfiorano, si incontrano e tornano a casa, pochi quattrini e alternative in una breve, ma salace
TV Dinner.
E incontrare Big on Easy è una gioia (non solo quello che divampa dalla
Title track), ascoltare un’altra perla come
Automatic Reflex dove il country è capace di sottomettere qualsiasi Vostro problema è ancorarlo al largo, e fatelo anche con gli strumenti nuovi della comunicazione che hanno trasformato il nostro modo di essere, di pensarci, di relazionarci, di odiarci, di amarci.
Un po’ di solitudine con la Hanks Company Band aiuta a riflettere e a volersi bene.