Chitarre spigolose e ruvide come le asperità che ogni buon ‘cristiano’ è costretto ad affrontare, questo il ricordo di Adam Duritz dal palco dell'Auditorium Shores ad Austin durante il South by Southwest del 2012, e di quella versione rock di Return of the Grevious Angel di Gram Parsons.
La presenza era quindi necessaria, e la splendida location all'aperto del parco della Musica ha facilitato la trasferta.
Un mini-best of condensato in un paio d'ore, una Mr. Jones che risveglia subito il pubblico che ribalta la fredda disposizione del sotto palco, e ne nasce una diatriba con gli addetti alla sicurezza: la soluzione, va bene, ma tutti seduti.
"Una regola strana", sentenzia Duritz.
(in questo siamo professionisti!)
Nello spettacolo c’è soprattutto la volontà di percorrere sino in fondo la liminare instabilità
della passionalità del rock.
I Counting Crows sono impeccabili, chitarre sì, ma anche mandolino e fisarmonica, una gran voce quella di Duritz e tante belle canzoni e qualche azzeccata cover (Like Teenage Gravity di Kasey Anderson)
Bella, e caldissima, serata romana.
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